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All ideas streamlined into a single flow of creativity. Smiltė.

LA offices

Terzo settore

Ho sempre pensato che avere una telecamera in mano fosse un ottimo motivo per osservare da vicino persone e luoghi ed accedere a contesti meno conosciuti. È nato così il mio interesse per le organizzazioni e i processi sociali nei quali porto il video come dispositivo in grado di accorciare le distanze e sviluppare le relazioni umane. La telecamera diventa il perno del racconto della responsabilità sociale che caratterizza il lavoro di tante organizzazioni e dei risultati che si possono ottenere anche nelle situazioni più difficili.

Attorno alla realizzazione del lavoro, si crea via via una ridefinizione dell’identità degli individui che nei contesti più difficili – come gli istituti penitenziari – hanno accesso per la prima volta ad attività di tipo artistico. Questo permette loro di rinnovare ed ampliare la considerazione di sé, dar vita a nuovi pensieri, focalizzare l’attenzione su dettagli inusuali, riconsiderare la relazione con l’altro, imparare a riconoscere sentimenti inattesi.
Così come per me, rivedere cose conosciute con occhi nuovi, è stato fonte di ispirazione, stupore, apprendimento.
Negli ultimi anni, la necessità di partecipazione nelle comunità si fa via via sempre più forte, forse per reagire all’isolamento che abbiamo a lungo esperito. Esserci, con conoscenze diverse, con strumenti diversi, con età diverse, diventa una necessità che rimodula le priorità.
Grazie alla scuola nazionale di cinema partecipativo di Zalab, ho avuto la possibilità di approfondire queste tematiche.

Progetto di cinema comunitario realizzato all’interno del festival La giusta distanza Segusino (TV) 2021

Animazione realizzata con i disegni dei bambini della scuola elementare di Padova. Mostra Internazionale di Illustrazione Il corpo, Museo Diocesani, Padova. Febbraio-Giugno 2018

Filmato realizzato con i detenuti della Casa Circondariale di Padova. Laboratorio con Tam Teatromusica Io era tra color che son sospesi 2014/2015

Filmato realizzato con i detenuti della casa di reclusione Due Palazzi di Padova. Laboratorio con l’associazione Art Rock Cafè 2005